Procedure REMSI per il recupero della morosità
Dal 1 Gennaio 2020 sono entrate in vigore nuove ed uniformi regole nazionali in merito ai mancati pagamenti (morosità) nel settore idrico, fissate dall’Autorità garante ARERA a seguito di disposizioni di legge.
Le regole riguardano tutte le attività che i gestori potranno mettere in atto a seguito di mancati pagamenti, dall’invio del sollecito alla sospensione della fornitura fino alla risoluzione contrattuale, fissate ora in modo uniforme rispetto a tempi e modi.
Per espressa volontà del legislatore sono protette e gestite con regole particolari le utenze cosiddette “vulnerabili”, quindi “non disalimentabili”*, che comprendono quelle domestiche a basso reddito che percepiscono il bonus sociale e alcune utenze pubbliche come gli ospedali e le carceri.
Queste utenze in caso di morosità non possono essere sospese né disattivate ma solo limitate, garantendo comunque la fornitura della quantità giornaliera minima vitale di acqua prevista dalla legge (50 litri per abitante per giorno).
*LE UTENZE NON DISALIMENTABILI
Gli utenti protetti, vulnerabili, non disalimentabili, sono gli utenti domestici a basso reddito, precisamente quelli beneficiari del bonus sociale idrico (QUI dettagli). Nella categoria sono comprese anche utenze pubbliche particolari, come gli ospedali, le carceri, le case di cura, le scuole, etc.
Per questi utenti NON è applicabile in caso di morosità né la sospensione né la disattivazione della fornitura, ma SOLO la limitazione con il flusso minimo giornaliero garantito.